Domani la bimba comincia la scuola. Prima elementare con Madre A***. Il nome sarebbe bello da scrivere, ma non lo voglio divulgare per il rispetto che nutro verso la privacy altrui [per inciso: i sudditi della regina leggono privasi e non praivasi].
Molti mi hanno detto, con rammarico, che questo evento cambia la vita familiare, gli equilibri, i ritmi. Sarà anche vero, ma non essendoci alternativa, c'è poco da dire.
Si farà come han fatto gli altri. Così avrebbe detto la mia nonna Velia [per inciso: all'anagrafe era Lelia, ma così ce la chiamava solo il dottore e quelli dell'ufficio elettorale]. Quale augurio per la bimba, ed in ricordo della nonna (che me l'ha insegnata) lascio questa filastrocca:
Gennaio mette ai monti la parrucca
Febbraio grandi e piccoli imbacucca
Marzo libera il sol di prigionia
April di bei colori orna la via
Maggio vive tra musiche di uccelli
Giugno ama i frutti appesi ai ramoscelli
Luglio falcia le messi al solleone
Agosto, avaro, ansando le ripone
Settembre i dolci grappoli arrubina
Ottobre di vendemmia empie la tina
Novembre ammucchia aride foglie in terra
Dicembre ammazza l'anno e lo sotterra
domenica 14 settembre 2008
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