martedì 7 luglio 2009

Video killed the ...

Ora, il mio amico B. è sempre stato un pioniere delle trasmissioni video. Già a metà anni ottanta aveva sul tetto una parabola motorizzata dal diametro di tre metri. La furia degli elementi minacciava di far cadere il tetto sotto la spinta di quel padellone, ma lui - indefesso - continuava con i primi esperimenti di collegamento via satellite. E registrava, registrava, registrava. Persino con una delle prime telecamere a spalla. Ricordo, nel suo salotto, un angolo scaffalato pieno di videocassette stracolme di materiale, i cavi di collegamento dei vari apparecchi che scendevano dalla cappa del camino, un grande tavolo interamente dedicato al montaggio degli spezzoni. Ricordo anche le immagini di Lugato in collegamento da New York, le prime sovraimpressioni con la titolatrice, i tentativi di sincronizzare l'audio col video. Insomma, un videomane a tutti gli effetti.

Quel maramaldo di B., sfidando ogni legge fisica, non solo ha saputo conservare intatti i video girati vent'anni or sono, ma ha l'impudenza di riversarli oggi su Facebook tra il plauso e l'ilarità dei protagonisti, fugando così ogni speranza che il tempo smagnetizzi i nastri e getti nell'oblio ogni memoria del tempo passato. Io, naturalmente, sono stato costretto a vietargli di riproporre al pubblico moderno quelle mie gesta da adolescente in preda a squilibri ormonali. All'epoca fumavo, inveivo contro la divinità, dicevo stupidaggini. Attività alle quali sono dedito tutt'ora, ma - perdiana - in misura molto minore.

Guardo i video con l'indice sinistro sopra il mouse, pronto a stoppare le immagini ogni qual volta temo di veder passare un alter ego imberbe, magro e - mirabile dictu - con qualche capello in testa. Al contrario di tutti gli altri spettatori ho in uggia l'idea di rivedermi.

Mi disapprovo, mi compatisco, mi deludo. Diffido quindi il caro amico B. dal render pubbliche le parti di tali filmati che mi ritraggono. Quando alle cene tra compagni di scuola si rievocano le eroiche gesta dei tempi andati mi affanno per sostenere la fallacia dei ricordi altrui, ma nulla posso davanti ad una schiacciante prova video.

Per questo quando su Facebook vedo un nuovo video scaricato dal solerte B. corro a rimuovere i "tag" che mi identificano. Per il resto, faccio appello alla clemenza dei voyeur.

Tant'è.