venerdì 10 settembre 2010

Abbecedario napoletano

L'American Express che nessuno la prende,
e Bernardo Tanucci che mi confortava all'università.
Ciretta figlia del popolo che non si comprende.
Altro che tragedie napoletane, questo è stato un esempio di dignità.

Envia, il marito e i testimoni di Geova che s’aggrappan alle parole.
I femminielli, che a Natale fanno tombole nei quartieri spagnule.

Gigi, con gli occhi sulle dita e le recchie di pulicano,
l'I.C.E. 2, che non si sa cosa sia,
e Lina che invece vedeva assai più lontano.

Mascheramm' diceva per telefono ed aveva in uggia chi gli chiedeva come va,
e 'ngopp o mobilett', per indicare il cellulare dove sta.

Ocsia, che pareva un acronimo ed invece è una ninfa del mare,
i peperoni verdi che fanno da sugo e da contorno.
Le questioni da risolvere, stando attenti che non diventino amare.
Io non mi siedo a tavola, perchè tengo scuorn'.

Troisi, che come i patrioti merita una piazza,
l'U.I.C. che pare non serva più a niente.
Vacante è colto latinismo per dire che non c'è un cazz'.
Zianna che ci tornerebbe per morirvi dolcemente.