domenica 29 novembre 2009

Vera imago

N. ha la fortuna di aver trasmesso agli altri una elevatissima immagine di sè stessa. Tanto che in moltissimi, parlandone, la riconoscono come una fuoriclasse.

Mi chiedo come abbia fatto. Non che non ne abbia i titoli, per carità, ma mi chiedo quale sia la ricetta per poter trasparire in modo così efficace.

Non la adotterei per me stesso, sia chiaro. Vorrei solo sapere come si fa - volendo - a comunicare agli altri un messaggio senza che questo venga distorto, interpretato, corrotto. E specialmente un messaggio così delicato come l'essenza della propria personalità.

Qualcuno mi dice: ascoltando gli altri. Se fosse così, allora sono del gatto. Che io ho (anche) il vizio di parlare troppo.

sabato 28 novembre 2009

Horny69Mari

Mentre guardavo un video su internet, mi ha scritto Horny69Mari per informarsi se sono in cerca di "azione". Dice che è quello che vuole anche lei, e dato che siamo tutti e due qui a Montemurlo, è il caso di giocare.

Non credo di essere mai stato a Montemurlo, e se non avessi un TomTom non saprei nemmeno come arrivarci. In quanto ad Horny69Mari, che mi guarda in tralice tra il serio e il faceto ... di Montemurlo non sospetta neppure l'esistenza.

Ah, la tennologìa !

venerdì 27 novembre 2009

Contromisure

Dopo aver fatto una integrazione alla denuncia, per avvertire il comando dei Carabinieri che i ladri sono ritornati la seconda sera di fila, abbiamo predisposto le contromisure necessarie per rinforzare le nostre difese dall'assedio.

Rimessa sin da subito, naturalmente, la grata. Lunedì verrà riaddrizzata e sistemata definitivamente.

Cinque nuovi fari supplementari da 150w che si accendono al passaggio delle persone.

Completo redesign dell'allarme con rinforzo del perimetro esterno.

140 nuove grappe Ø 12 per rinforzare gli attacchi di tutte le grate della casa.

Cambio di tutte le serrature interne. Non solo le chiavi, tutta la serratura.

Rinforzo dei portelloni e delle persiane con barre di ferro supplementari.

Ed altri sistemi che, per non limitarne l'efficacia, non verranno elencati.

The siege of Karthoum

Stanotte sono rientrati. Alle 21.15. Pensavano di trovare via libera ed invece hanno trovato i cani, e mio cognato con la sciabola. E dopo anche la Polizia.

Siamo sotto assedio. Ma la roccaforte resiste.

giovedì 26 novembre 2009

Fur nec manifestum

"Corri, corri, ci sono delle persone in casa mia !"

"Ma che, Lydya, ma che dici ? Com'è possibile ?"

"Ti dico che sono di là, nella stanza da pranzo !"

"Ma se l'abbiamo chiusa a chiave dal di fuori, come vuoi che siano entrati ?"

"Ti dico che sentivo battere !"

"Sarà stata la televisione. Non vuoi mica che abbiano svelto l'inferriata !"


Hanno svelto l'inferriata.

Alle 18:30, con in casa dodici persone (non faccio per dire, eravamo proprio in dodici), con tutte le luci accese, con quattro macchine parcheggiate in giardino, con tre ospiti che sono usciti di casa tra le 18:00 e le 18:15 ... hanno pensato bene di tentare un furto in casa nostra. Dalla serra hanno preso un vecchio tubo dell'acqua, un palo di legno 6 x 6 ed hanno letteralmente sbarbato una inferriata del piano terra. Una inferriata che per alzarla ci sono volute due persone. L'hanno accartocciata come un foglio di carta e l'hanno buttata nel giardino. Quindi sono entrati in casa e per fortuna hanno trovato la porta della sala da pranzo chiusa. Così, con un pezzo della grata che gli era rimasto in mano, hanno incominciato a batter colpi sulla porta, sotto la serratura, cercando di entrare. Colpi, colpi, colpi come la rena. Tanto che noi abbiamo sentito e con le nostre grida li abbiamo messi in fuga.

Incuranti dell'allarme, dei cani, delle persone in casa, delle luci accese, del via vai, del rumore ... questi criminali hanno lavorato come se fossero in piena notte in una casa abbandonata. Roba da non crederci. Da ringraziare Iddio di non esserseli trovati davanti agli occhi.

Ed i Carabinieri ? Gentilissimi ed efficientissimi, davvero, non hanno potuto altro che ammettere - amaramente - come non ci sia metodo per impedire l'accesso ai malviventi. Cani, allarmi, luci ... possono al più ritardare l'ingresso, ma non impedirlo. Che tanto loro non hanno paura di nulla, non hanno niente da perdere ... e tutti i soliti discorsi.

Ecco, con questi chiari di luna, in queste giornatine tranquille, con la serenità che c'è nell'aria, ci mancava proprio il fur nec manifestum.

mercoledì 25 novembre 2009

Silvio Cosini

Michelangelo Buonarroti / nel 27 aprile e 1° giugno 1518 / strinse nuovi contratti / per la facciata del S. Lorenzo a Firenze / in questa casa / già di Leonardo Percacci / ch'ebbe a nepote l'esimio scultore / Silvio Cusini da Fiesole

Questa epigrafe si trova a Pietrasanta, in Piazza del Duomo, proprio sopra l'ingresso principale dell'odierno Caffè Michelangelo. Silvio Cosini (o Cusini, come qui viene riportato) è stato uno dei collaboratori del divino nelle decorazioni della Sagrestia Nuova. E' uno scultore immaginifico, dall'incontenibile fantasia, quasi divenuto prigioniero del suo stesso estro grottesco. Lui e suo fratello sposarono due sorelle di Pietrasanta.

Non so. Volevo scriverlo. Ecco.

martedì 24 novembre 2009

Ovunque proteggi

Sono piccolo. Avrò si e no sei anni. E’ un piovoso e freddo giovedì di novembre e la zia mi porta in chiesa per le litanie. Inginocchiate nella penombra, appena rischiarata da una teoria di candele accese sotto l’altare della Madonna Lauretana, un gruppo di vecchiette guidate da una più ardita, si ritrovano in preghiera:


Kyrie, eleison”, quella dice.

Christe, eleison”, le altre rispondono.


Fili, Redemptor mundi, Deus”, quella riparte.

Miserere nobis”, subito pronte rispondono.


E poi via, ancora, con mille aggettivi diversi per la Madonna: “Mater purissima, intemerata, admirabilis, boni consilii ... Virgo prudentissima, Speculum iustitiae, Sede sapientiae, Causa nostrae letitiae, Turris eburnea, Fèderis arca, Janua coeli, Salus infirmorum ...”.


Come può un bambino non rimanere affascinato dal ritmo, dal sincronismo, da quella nenia che abbraccia e consola ? E da tutti quei nomi che pian piano la vecchina snocciola uno dietro l’altro : San Luigi Gonzaga, Sant’Antonio da Padova, Santa Rita da Cascia ... chi sono ? Che volto hanno ?

E’ da allora che mi è rimasta questa curiosità, questa volontà di associare al nome un volto, una immagine. Un po’ come si fa con le figurine dei calciatori.


Ecco, questo libro* va considerato quasi come fosse un album Panini delle figurine, dove al posto dei giocatori ci sono Santi e Madonne. Quelli che noi toscani spesso chiamiamo a testimoni delle nostre disavventure invocandoli con le peggio bestemmie mai pronunciabili.


E forse va considerato anche qualcosa di più, perchè ognuna di queste medagliette è stata appuntata ad una camiciola, ad una canottiera della salute, ad una liseuse di educanda, perchè fornisse continuo decoro e protezione a chi l’indossava. Quanti cuori hanno palpitato sul recto di queste medaglie e ad esse si sono affidati, aggrappati, sostenuti? Uomini e donne di ogni età, con i loro sospiri, le loro suppliche, i loro affanni, hanno creduto al potere taumaturgico ed apotropaico di queste medagliette d’alluminio.


A loro va il mio pensiero, a chi con la forza della fede invocava la benedizione celeste od il placarsi dell’ira divina. Ed a chi mi ricordava ogni mattina, prima d’uscire di casa, di farmi il segno della croce.



* In corso di pubblicazione, presso l'autore.