Acid green, purple fashion, silk blue ... sono i nomi moderni dati a colori che erano già nella tavolozza di Jacopo Carrucci, il Pontormo. Ennesima e superflua riprova che non si inventa nulla e che nella vicenda del sapere non vi è progresso, ma al massimo una continua e sublime ricapitolazione.
Pontormo era un ossessivo compulsivo e registrava con maniacale precisione ogni suo pranzo ed ogni sua cena. Almeno così traspare da quei brani dei suoi diari che sono giunti sino a noi.
Di seguito le sue note di ciò che gli accadde la scorsa settimana, quasi cinquecento anni or sono.
Adì 19 d'ottobre mi sentivo male, cioè infredato, e dipoi non potevo riavere lo spurgho, e con gran fatica durò parechi sere uscire di quella cosa soda della gola come alle volte io ho hauto di state: non so se s'è stato per esser durato un buondato bellissimi tempi e mangiato tuttavia bene; e adì detto cominciai a riguardarmi un poco e duròmi 3 dì 30 once di pane, cioè 10 once a pasto, cioè una volta el dì e con poco bere; e prima, adì 16 di detto, imbottai barili 6 di vino da Radda.
Adì 22 detto 1554 tornai e stetti in casa solo aspetare el fattore insino alle 4 hore, e dipoi mangiai uno pesce d'uovo, 8 once di pane, una noce e uno fico secho e due meluze cotte.
Adì 23, la sera, mangiai minestra di castrone lesso e dua mele cotte e 10 once di pane e una meza mezetta di vino, e cominciato a manomettere la botte.
Pontormo, Diario, Manoscritto Magliabechiano VIII 1490, BNC, Firenze.
Pontormo, Diario, Abscondita, Milano, 2005.
[Per inciso: la squisita ditta Berti di Scarperia ha realizzato un coltello ispirandosi fedelmente a quello dipinto dal nostro ne La Cena in Emmaus conservata agli Uffizi]
[Per inciso: pesce d'uovo è nome straordinario per la nostra più prosaica frittata]
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