mercoledì 22 ottobre 2008

Atto 1 - Egitto, 1822

Ora, sia Frediani che Segato erano due egittofili. Il primo, avendo cura di lasciare moglie e figlio a Pruno,  partì  per l'Africa alla ricerca dell'avventura adottando il nome-de-plume "Amiro".
Il secondo, che mostrava lampi di genio sin dalla più tenera età, sentendosi chiamare dai suo conterranei divagato e parassita, pensò bene di cercar fortuna nella terra dei faraoni e partì per il Cairo con un gran numero di lettere di raccomandazione.

Frediani, alla disperata ricerca di sponsores, continuava a scrivere ai suoi protettori descrivendo con magnificenza le bellezze e le rarità d'Egitto e promettendo invii di balle di caffè e spezie rare. Segato invece studiava, leggeva, sperimentava, disegnava, domandava, approfondiva ... tutto preso dalla curiosità e dalla voglia di imparare.
Attratto dal mystero e dalla magia dell'antico popolo egizio decise di entrare in una tomba per approfondire le pratiche della mummificazione. Vi rimase rinchiuso per sette giorni e ne uscì - narrano le cronache - con aspetto senescente e... col segreto per pietrificare il corpo umano.

I due si incontrarono e per un certo periodo viaggiarono insieme vivendo avventure che un giorno varrebbe la pena raccontare. E chissà che un giorno ...

Ma restiamo in tema.

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