lunedì 27 ottobre 2008

Della crittografia mnemonica

Considerando che neppure la promessa di descrizioni particolareggiate sull'unione carnale tra uomo ed animale stimola un vostro commento, provo a cambiare soggetto nella speranza di stabilire un più vivace dialogo con chi  mi legge.

La crittografia mnemonica è universalmente ritenuta una delle più alte forme di enigmistica. Si tratta di un gioco in grado di raggiungere i più profondi abissi del cervello, della memoria, della capacità di ricordare e - soprattutto - capace di collegare tra loro elementi apparentemente lontanissimi allo scopo di raggiungere una soluzione. Vediamone anzitutto la sintassi.
Essa è formata da un diagramma, da un esposto e, naturalmente, da una soluzione.

Il diagramma è la parte che contiene, oltre al nome del gioco, una serie di numeri che indicano quante lettere compongono la frase risolutiva e come esse vadano divise. Esattamente come nei rebus. Se nel diagramma compare, ad esempio: (3, 12, 9) significa che la soluzione da cercare sarà una frase composta da una parola di 3 lettere, da una di 12 lettere e da una di 9.
L'esposto è, invece, l'abbocco che viene dato al giocatore per trovare la soluzione. E' il punto di partenza dal quale deve iniziare il ragionamento, è - insomma - l'unico dato (oltre al diagramma) che si ha a disposizione per risolvere l'enigma.
La soluzione, infine, è quanto si richiede al giocatore. Essa, per esser tale, deve avere le seguenti caratteristiche:

1) essere una frase fatta, una polirematica (come direbbe De Mauro), un titolo di un film, di un libro, una espressione gergale ormai definita, un luogo comune ... e via di seguito.;
2) deve essere legata all'esposto da un meccanismo di doppio senso;

Un esempio - forse il migliore - scioglierà molti dubbi:

[Diagramma:] Crittografia mnemonica (5, 6, 2, 13)
[Esposto:] CUCCHIAINO

[Soluzione:] Mezzo minuto di raccoglimento

Dal diagramma capiamo che si tratta di una mnemonica e che la soluzione è una frase composta e divisa secondo lo schema numerico. Ragionando sull'esposto "cucchiaino" si giunge - dopo molta fatica e molte imprecazioni - a descriverlo come un attrezzo (mezzo) piccolo (minuto) atto a raccogliere (di raccoglimento).

La frase risolutiva ha una prima lettura, diremo, ordinaria: "Mezzo minuto di raccoglimento" è una frase fatta che si può usare per significare una pausa di riflessione, un attimo di sosta con la mente rivolta ad un pensiero elevato, un istante di preghiera.
Ma al contempo ha una seconda lettura, adatta a descrivere perfettamente l'esposto dal quale siamo partiti.
Requisito essenziale, indirizzato specialmente a chi voglia costruire una mnemonica, è la distanza tra le due letture. E' necessario che esse abbiano due sensi totalmente diversi, legati soltanto dall'esca dell'esposto.

Chi voglia cimentarsi può tentare di risolvere la seguente:

Crittografia mnemonica (3, 6, 2, 5)
SODALIZIO DI ARCHITETTI INSOLVENTI

con l'avvertenza (per i principianti) che la soluzione è il titolo di un romanzo a me caro.

Chi voglia, invece, approfondire l'argomento può leggersi:
Bartezzaghi, S., Lezioni di enigmistica, Einaudi, Torino, 2001.

8 commenti:

darker ha detto...

Urka, ci sto pensando, ci sto pensando...
Le crittografie mnemoniche non sono il mio forte ma ci sto pensando...

Anonimo ha detto...

"Nell'anno 1878 mi laureai in medicina all'Università di Londra e mi trasferii a Netley per seguire un corso prescritto per i medici militari. Finiti gli studi a Netley, venni destinato al 5° Reggimento Fucilieri Northumberland.
...
Non avevo parenti in Inghilterra e, quindi, ero libero come l'aria... o meglio, libero quanto lo può essere un uomo che dispone di undici scellini e sei pence al giorno.
...".
Mi hai un po' confuso con gli architetti, però se elimino quelli, tutto fila, eh???!! :-D :-D

-g-

Solus ad Solam ha detto...

Aahh, queste sì che sono soddisfazioni. Encomio, e questa volta solenne, all'anonimo -g- che risolve la mnemonica. E per non guastare il piacere altrui, si limita a citare la soluzione senza renderla esplicita.
Nessuna confusione riguardo agli architetti (l'ho messo per attirare Darker nella trappola). Potrebbero essere avvocati, ingegneri, dentisti... professionisti. Che uniti formano uno (5) non in grado di pagare le bollette e quindi (2, 6).

Evviva, evviva, evviva.

Solus ad Solam ha detto...

Mi correggo: ... che uniti formano uno (6) non in grado di pagare le bollette e quindi (2, 5)

darker ha detto...

Mannaggia.
Lungi da me leggere i brani postati da -g- per arrivare alla soluzione per altre vie...
(6) è studio o ordine
chi non paga è moroso, ma non torna. (2) è "di"
2+5 fanno una parola? mmm...
UNO STUDIO DI -----
Sono lontano?
Bah...

Solus ad Solam ha detto...

Focherello, focherello.
(3, 5) colpite ed affondate
(2, 6) per nulla.

Ci sono altri indizi, che forse hanno aiutato -g- alla soluzione. il fatto che la frase da cercare sia il titolo di un romanzo (a me caro) non è da trascurare.

Se ti consola, anche un illustrissimo solutore - ex coelis oblatus - si era incagliato con "morosi".

Ti ringrazio per l'entusiasmo col quale partecipi.

A presto

darker ha detto...

eeeuuuuurrrrreeeekkkkkkaaaa
Beccata...
Stavo meditando di andare in banca... e allora mi è venuta in mente! ;)
E ricordate: "money's too tigh to mention"!!!

Solus ad Solam ha detto...

Caro Darker,
essendo io diffidente per natura, in ispecie quando si tratta di soluzioni a mnemoniche, vorrei che - privatamente - mi mandassi quella che tu ritieni essere la chiave di lettura.
Così, per amore di verità.

Ciò anche se sono quasi certo che tu abbia trovato la strada giusta.