Considerando che neppure la promessa di descrizioni particolareggiate sull'unione carnale tra uomo ed animale stimola un vostro commento, provo a cambiare soggetto nella speranza di stabilire un più vivace dialogo con chi mi legge.
La crittografia mnemonica è universalmente ritenuta una delle più alte forme di enigmistica. Si tratta di un gioco in grado di raggiungere i più profondi abissi del cervello, della memoria, della capacità di ricordare e - soprattutto - capace di collegare tra loro elementi apparentemente lontanissimi allo scopo di raggiungere una soluzione. Vediamone anzitutto la sintassi.
Essa è formata da un diagramma, da un esposto e, naturalmente, da una soluzione.
Il diagramma è la parte che contiene, oltre al nome del gioco, una serie di numeri che indicano quante lettere compongono la frase risolutiva e come esse vadano divise. Esattamente come nei rebus. Se nel diagramma compare, ad esempio: (3, 12, 9) significa che la soluzione da cercare sarà una frase composta da una parola di 3 lettere, da una di 12 lettere e da una di 9.
L'esposto è, invece, l'abbocco che viene dato al giocatore per trovare la soluzione. E' il punto di partenza dal quale deve iniziare il ragionamento, è - insomma - l'unico dato (oltre al diagramma) che si ha a disposizione per risolvere l'enigma.
La soluzione, infine, è quanto si richiede al giocatore. Essa, per esser tale, deve avere le seguenti caratteristiche:
1) essere una frase fatta, una polirematica (come direbbe De Mauro), un titolo di un film, di un libro, una espressione gergale ormai definita, un luogo comune ... e via di seguito.;
2) deve essere legata all'esposto da un meccanismo di doppio senso;
Un esempio - forse il migliore - scioglierà molti dubbi:
[Diagramma:] Crittografia mnemonica (5, 6, 2, 13)
[Esposto:] CUCCHIAINO
[Soluzione:] Mezzo minuto di raccoglimento
Dal diagramma capiamo che si tratta di una mnemonica e che la soluzione è una frase composta e divisa secondo lo schema numerico. Ragionando sull'esposto "cucchiaino" si giunge - dopo molta fatica e molte imprecazioni - a descriverlo come un attrezzo (mezzo) piccolo (minuto) atto a raccogliere (di raccoglimento).
La frase risolutiva ha una prima lettura, diremo, ordinaria: "Mezzo minuto di raccoglimento" è una frase fatta che si può usare per significare una pausa di riflessione, un attimo di sosta con la mente rivolta ad un pensiero elevato, un istante di preghiera.
Ma al contempo ha una seconda lettura, adatta a descrivere perfettamente l'esposto dal quale siamo partiti.
Requisito essenziale, indirizzato specialmente a chi voglia costruire una mnemonica, è la distanza tra le due letture. E' necessario che esse abbiano due sensi totalmente diversi, legati soltanto dall'esca dell'esposto.
Chi voglia cimentarsi può tentare di risolvere la seguente:
Crittografia mnemonica (3, 6, 2, 5)
SODALIZIO DI ARCHITETTI INSOLVENTI
con l'avvertenza (per i principianti) che la soluzione è il titolo di un romanzo a me caro.
Chi voglia, invece, approfondire l'argomento può leggersi:
Bartezzaghi, S., Lezioni di enigmistica, Einaudi, Torino, 2001.