sabato 29 novembre 2008

Nenenè, indovina quel che è

Su, via, basta, rompiamo gli indugi. Una settimana di letto, di febbretta, di tossone, di beata solitudo / sola beatitudo, mi hanno tolto la voglia di scrivere sul blog.
Che ci crediate o no, oggi ho ricevuto due rimproveri dai miei lettori: uno verbale ed uno, addirittura, scritto. Perchè non scrivi ? Che fai ? Hai smesso ? Quando ricominci ? Non ti diverti più ? E' colpa delle medicine ? Insomma, pare che si reclami a viva forza un post. Brutto, noioso, magari banale, purchè sia una riga scritta da leggere. E va bene. Eccovi contentàti.

Anni fa (ero un bimbo) mi giunse notizia di un concorso di indovinelli a doppia lettura. O sconcissimi da depravati, od innocenti da educande. Io partecipai con quello che segue, ma non ho mai saputo nulla, nè se l'hanno pubblicato, nè se l'hanno risolto. Provateci voi, se vi diverte:



Ogni sera me la faccio
sopra il tavolo, in cucina,
e la finisco indisturbato
dentro al letto. Poverina !

Resta solo, alla mattina,
contenente un po' di seme
quella lurida "bustina"
colla quale nessuno teme


A me pare, al solito, banalissimo e spregevole.

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