domenica 10 maggio 2009

Sesquicentenari


Se avessi vinto l'indolenza ed avessi aggiornato con regolarità questo blog, non avrei certo dimenticato una ricorenza importante.

Il 27 aprile 1859 lasciava per sempre suolo natìo Leopoldo II d'Asburgo-Lorena, penultimo (praticamente ultimo) Granduca di Toscana. Ciò per colpa di certi personaggiacci che tesserono trame con Camillo Cavour al fine di far passare la nostra bella regione sotto la corona Savoia.
Non ha senso che io faccia qui un riassuntino di quello che potete leggere tranquillamente su Wikipedia, come appare superfluo rimarcare che si trattò una mossa scorretta, sbagliata e sconveniente. La Toscana aveva tutto il necessario per poter vivere tranquilla e non aveva affatto bisogno di legarsi al costituendo regno d'Italia, arretrato sotto ogni punto di vista: giuridico, amministrativo e sociale. [Si veda supra il post di sabato 3 gennaio 2009].
Canapone amava la Toscana di un amore sincero, di un amore che veniva dimostrato non tanto a proclami, quanto a fatti. Di un amore paterno, tanto che i sudditi gli dettero l'addio chiamandolo babbo.

Il secondo sesquicentenario, che questa volta mi impegno a non dimenticare, ricorerrà il prossimo 22 maggio, quando saranno centocinquant'anni dalla nascita di Sir Arthur Conan Doyle. Ne parlerò, forse, in un programma radiofonico in onda sulla BBC il prossimo venerdì 15.

Tant'è.

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