sabato 28 marzo 2009

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Ma allora è vero ! Esistono ancora luoghi straordinari ! E' vero che in questo panorama piatto si possono ancora trovare dietro le porte chiuse e prive di campanello, dei giardini incantati dove il tempo non scorre. E' possibile che Pietrasanta e Firenze si confondano e paiano quasi la stessa cosa !

Gli stessi scaffali polverosi, le stesse scritte sul muro accanto al telefono, gli stessi finestroni dai quali la luce entra a quarantacinque gradi. E soprattutto gli stessi occhi, le stesse persone, gli stessi eroi ai quali menti raffinate e mani capaci hanno dato vita e forma. Il classico contemporaneo. Roba da farsi venire la ciccia di gallina.

Il liuto dal manico storto tra le braccia di un bambino. Lo stesso liuto che Caravaggio mise in mano ad Apollo. E poi calchi di Michelangelo, della Robbia, Donatello. Il Cristo alla Colonna che ritorna ossessivo in tutte le forme. Disegnato, modellato, fuso.
La visione incantata di un carboncino del nonno all'Accademia di Roma, di un olietto affatto ingenuo che raffigura un viottolo tra blocchi di marmo e faggi rossi, del bozzetto di quella contadina che trascina la mucca al mercato contro la sua volontà.

Lasciatemi qua. Tra questi bimbi di bronzo che non crescono mai, tra questi autoritratti cadenzati con isocrona regolarità, con il vecchio Eugenio che mi incanta davanti ad un bicchiere di vino.

Lasciatemi qua. A sfogliare cartelle con trent'anni di nudi di donna, a soffiar via la polvere da studi, bozzetti, impressioni, a meravigliarmi davanti a disegni su vecchi fogli seicententeschi.

Lasciatemi qua. Stupito ad ogni colpo d'occhio, con la curiosità e l'impertinenza di chi è finalmente giunto al centro del suo mondo, al kilomètre zéro.

Lasciatemi qua. Lasciatemi qua. Lasciatemi qua.

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