martedì 31 marzo 2009

A rrRoma

Sono proprio un idiota. Non conosco nulla, proprio nulla, di Roma [leggasi rrRoma, come diceva la mia nonna]. Mi sento come uno di quegli idioti che vengono qui a Firenze e girano col naso per aria e non alzano la testa perchè ignorano di passare a fianco di capolavori.

Ieri, per motivi professionali, mi sono fatto un tour-de-force di mezzo centro con passo alla bersagliera e sono riuscito ad imbriacarmi con: l'incrocio delle Quattro Fontane e la relativa chiesa di San Carlino tutta a seni ed a golfi a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, la Chiesa di San Lorenzo in Lucìna col busto del Bernini che sembra uscir fuori da una nicchia (e con una pasta alla crema che sarà pesata un chilo e mezzo, presa nel bar di fronte), l'atelier Canova-Tadolini dove si gusta il caffè tra gessi di sculture alti tre metri, l'odiernissima scatola che contiene l'Ara Pacis, e quindi la Chiesa di Sant'Agostino con la Madonna del Parto del Sansovino ed una pala di Caravaggio che è luminosa senza bisogno della luce.

Dopo un'amatriciana da Sabatino alle Cave di Sant'Ignazio mi sono sciroppato (sì, leggasi proprio sciroppato, verbo ggiovane): Santa Maria sopra Minerva con cristo di Michelangelo, alcune invenzioni geniali del Bernini, la tomba di un Tornabuoni di Mino da Fiesole e la lapide sotto la quale riposa il Beato Angelico. Quindi il Campidoglio, con la piazza disegnata da Michelangelo, uno sguardo veloce al Foro, un caffè al ghetto ebraico al Portico d'Ottavia, quindi a Campo dè Fiori a cercare GG (che però era in Colombaja), una puntatina a Palazzo Chigi per vedere la colonna coclide aureliana ed infine a Piazza Navona, da dove at last agguanto un taxi per la stazione Termini.

Temperatura perfetta (ero io, forse, ad esser vestito troppo), città pulita e comodamente visitabile senza traffico eccessivo, prezzi modici nei ristoranti ... si capisce perchè una volta messe le chiappe sulle poltrone del Parlamento, ci si alzano malvolentieri, quei birboni !

Oggi, con ancora negli occhi tutto il barocco possibile ed immaginabile, prometto solennemente di tornarci tra breve tempo. Anche se dentro di me so benissimo che non sarà così. Potrebbe essere un'idea, invece, organizzarci una gita sociale con i lettori di Solus ad Solam. Magari proprio il prossimo AGM.


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