mercoledì 17 maggio 2017

La tabellina del tre

Si legge, che non solamente Helena Greca fu à maraviglia bella della facia, ma di tutte le parti del corpo: à talche in lei sola si trovava tutte quelle bellezze, che mettono i scrittori, che vuol havere una bella donna, le quali notarò quì di sotto, acciocche le donne, che si stimano belle, spogliandosi nude, quando andranno à letto, possano vedere, se tutte si trovano in loro. Dico per tanto, come bellezza di donna vuol trenta cose, distinte à tre per tre.

Tre bianche: carne, denti e faccia.
Tre negre: occhi, ciglia e petignone.
Tre rosse: labbra, guance e unghie.
Tre longhe: persona, capelli e mano.
Tre corte: denti, orecchie e piede.
Tre larghe: petto, fianco e fronte.
Tre strette: bocca, natura e centura.
Tre grosse: coscie, culo e natura.
Tre sottili: capelli, labbra e deta.
Tre picciole: bocca, naso e mammelle.

Idea / del giardino / del mondo. / Di M. Tomaso Tomai da Ravenna Fisico, / & Accademico innominato. / Ove, oltre molti secreti maravigliosi di natura, sono posti varij, / & soavissimi frutti curiosissimi, secondo la diversità / del gusto de gli huomini., in Bologna, per Gio. Rossi, MDLXXXVI.

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