(A Suor Eletta, Ave)
Cara Suor Eletta,
l'empia Comarella mi assicura che tu dùbiti della mia amicizia fedelissima! Ma non sai che tanto l'amicizia è più nobile quanto più di silenzio ella sopporta?
E io diventerò sempre più silenzioso, fino al suggello mortuario.
Lavoro; e nel lavoro dimentico ogni miseria e ogni viltà.
La pace sia teco!
Pax et bonum
FRATE ARIEL
5.VII.1924
Ora in: Gabriele d'Annunzio, Lettere a una donna, Bologna, Massimiliano Boni Editore, 1975.
Nessun commento:
Posta un commento