La candela che portarono rischiarò pian piano la stanza, facendo affiorare dettagli noti: le corna di cervo, gli scaffali dei libri, la stufa lucida con la finestrella che attendeva da tempo d'essere riparata, il divano del padre, lo scrittoio - imponente - con sopra un libro aperto il posacenere rotto, un quaderno con la sua grafia. A quella vista, per un attimo allo assalì il dubbio che la nuova vita che aveva sognato strada facendo fosse impossibile. Le tracce della sua reale esistenza parevano stringerlo d'assedio: "No, no - dicevano, - non ti libererai mai di noi, mai potrai essere diverso da come sei. Sarai sempre e comunque colui che eri, con i tuoi dubbi, con l'eterno malcontento per te stesso, con i tuoi vani tentativi di cambiare, con le tue cadute e con l'eterna attesa di una felicità che non ti è stata concessa e che per te è irraggiungibile,
Lev Tolstoj, Anna Karenina, trad. it di Claudia Zonghetti, Torino, Einaudi, 2016.
Lev Tolstoj, Anna Karenina, trad. it di Claudia Zonghetti, Torino, Einaudi, 2016.
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