domenica 24 gennaio 2016

Gente sì vana

[...] i conviti del banchiere senese Agostino Chigi che, accanto ad ottimi vini, serviva prelibate vivande solo in piatti d'oro e d'argento che, con estrema naturalezza, venivano gettati nel Tevere appena vuotati. Gli ignari ospiti si stupivano di tanto spreco ma una rete nascosta provvedeva a recuperare subito quanto sembrava irrimediabilmente affidato ad acque limacciose.

Ciuffoletti, Z., Storia del vino in Toscana. Dagli Etruschi ai giorni nostri, Firenze, Polistampa, 2000

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