sabato 2 novembre 2013

Dikij-Barin

In quell'uomo c'era molto di misterioso, si sarebbe detto che forze possenti riposassero pacatamente in lui come consapevoli che una volta scatenate avrebbero distrutto una volta per tutte sè stesse e tutto ciò che toccavano; o sto facendo un errore madornale oppure nella vita di quell'uomo si doveva già essere verificata una simile esplosione e quindi, erudito dall'esperienza e salvato per un pelo dalla morte, egli si dominava inesorabilmente e si controllava a bacchetta. In lui mi colpiva particolarmente la fusione di una ferocia innata, naturale e di una nobiltà ugualmente innata, una fusione che non avevo mai trovato in nessuno altro.

Turgenev, I. S., I cantori, in Memorie di un cacciatore, tr. it. di Fasanelli, M. R., Milano, Garzanti, 1991.

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