domenica 19 agosto 2012

19.VIII.12


Firenze immersa in una calma irreale. Non un fanale, non una sirena. Odo il rumore del treno che, inerte alla feria, sferraglia.
Questa sera, come non mai, posso illudermi che la città sia tutta mia.
So a chi devo la mia gratitudine.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gentile Signor Solus ad Solam di FXXXX DEI XXXXX,
leggo con grande piacere i suoi scritti.Lei ha davvero del talento,lo sappia. Ma forse lo sapeva già. Io allora glielo ribadisco.

le auguro buona fortuna e spero di incontrarla al mio ritorno dalla perfida Albione

un giovane passante che apprezza qualche eredità della scuola gentiliana come Federico Nietzsche.