I miei venticinque lettori hanno quasi immediatamente espresso il loro sdegno per il tono salace del mio ultimo post.
E' vero. Ho utlizzato una parolaccia. Che ogni tanto pronuncio ma che quasi mai scrivo. Ma l'ho scritta perchè non potevo farne a meno e perchè rispecchiava, anche nel suo significato letterale, esattamente quanto intendevo comunicare. Non potevo scrivere "testa di pene", perchè non avrebbe avuto la stessa immediatezza. E poi "pene" poteva confondersi con "dolore, sofferenza, afflizione". Ed invece quelli sono tutti sentimenti che provo io. "Pene" sarebbe stata non solo inadatta, quindi, ma anche fuorviante.
E poi, con testa di c**** volevo proprio significare chi in testa ha solo quello. Chi governa le proprie azioni pensando solo alla immediata soddisfazione. Come ho già scritto altrove:
"chi, avendo mal ragionato sull'incertezza del domani, vuol esser lieto oggi. Ad ogni costo."
Abbiate pazienza, quindi. Vorrà dire che mi laverò la bocca col sapone.
martedì 13 aprile 2010
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1 commento:
Per amor di verità devo dirti che, scurrile quale sono (ahimè), io non ho provato nessun sdegno di fronte al tuo post con parolaccia! Solo un'enorme curiosità di sapere chi ti avesse indignato così tanto. Per trovare sollievo e poter continuare a lavorare, allora, senza alcuna cognizione di causa, mi sono data una risposta verisimile e, a quel punto, ho condiviso con te l'indignazione...
Pensa un po'!
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