lunedì 25 gennaio 2010

Gravis dum suavis

[Pescara] 11 luglio [1888]

Jersera, tornando da Francavilla, trovai la tua lettera. Grazie. Ogni parola mi bruciava l'anima. Uscii, dopo, e camminai lungo il mare, per molto tempo. Non mai, io penso, l'anima d'un uomo ha cercata con maggiore furia di passione, d'ardore e di desiderio un'altra anima. La notte, il mare infinito, tutto il mondo degli astri e del silenzio mi pareva angusto a contenere quella terribile espansione d'amore umano.
Sentisti tu? Erano le dieci di sera. Le stelle scintillavano di un fulgor singolare. E le acque si movevano a pena, con dolcezza.
Dov'eri ? Che pensavi ?
I ricordi non ti soffocavano ?
Addio. Amami. Io ti amo; io mi sento così male che non reggo più; io darei, per averti, il miglior sangue del mio cuore.

Gabriele D'Annunzio, Lettere a Barbara Leoni, ES, Milano, 2008.

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