martedì 1 settembre 2009

I dì protrar torpidi


Il primo fine settimana a Formentera, l’altro una puntatina a Cap Ferrat a casa del Cinci, Ferragosto in campagna perchè fa troppo caldo e l’ultima d’agosto in Sardegna che lì il mare è impareggiabile.

Ma che, le chiamate vacanze queste ? O balordi !?! La vera vacanza l’ho fatta io. Altro che storie.

Orario d’ufficio, con straordinari, al Bagno Assunta di Forte dei Marmi: cartellino d’entrata timbrato alle 09.30 e rientro a casa non prima delle 20.30. Giornate indimenticabili passate a far poco e nulla. Altro che storie.

Giulio che ci svegliava affamatissimo verso le sette e mezzo, rapide operazioni di vestizione e via dalla Nicolina a comprare un chilo e mezzo di schiacciata. Con i semi di girasole, ai cereali, con i pistacchi, in ognuna delle varianti proposte dalla premiata forneria Bertozzi.

Poi basta. Fine della giornata. Nient’altro da fare. Altro che storie. Quello della schiacciata era l’unico impegno - fisso ed improrogabile - della giornata. Il resto era lasciato all’occasione, all’evenienza, all’incertezza. Telefono spento ed email solo per cinque minuti la sera. Chi ci voleva ci trovava sotto l’ombrellone.

E ci hanno trovato in tanti, a dire il vero. La mia sorella quasi ogni giorno per il pranzo; Nada e Paolo un paio di volte a gustare i pranzi sotto il capanno della Gloria; Lidia con il signor Christian e Valentina per un pomeriggio di mare rubato alla noia; Cosimo per un mordi e fuggi da Firenze; la Dania con quasi tutta la truppa, e molti altri che mi scuseranno per non averli qui menzionati.

E poi ? E poi grandi dormite sotto l’ombrellone conciliate da letture più o meno scelte, da ostiche definizioni de La Settimana Enigmistica (il passatempo più sano ed economico) da chiacchiere da spiaggia con la signora Marisa.

Ma oltre a quello, per carità, quasi dimenticavo, abbiamo riesumato dal bagaglio delle nostre esperienze di fanciulli il meraviglioso passatempo della pista per le palline. Anzi, mi correggo, il Giuoco delle Biglie da Spiaggia, per il quale - allo scopo di sedare gli acri litigi tra i partecipanti - abbiamo persino redatto un apposito regolamento in triplice copia. Altro che storie.

E l’abbronzatura ? Invidiabile, grazie. Dovuta alle molte ore passate a cercar reginelle, a sciacquettarmi nel mare con Giulio avido di tuffi, a lunghe conversazioni con la ciurma dei bagnini. Macchè lettini, macchè olio solare, macchè protezione 50. Noi fortemarmini con più di trent’anni non ci siamo mai sbiaccati di crema presole, postsole, emolliente. Altro che storie. Pellaccia ruvida e spellata, peli sbionditi dal sole, acqua salata come tonico rinfrescante. Al massimo una sciacquata sotto la doccia fredda. Come dicevo. Altro che storie.

E l’ultimo giorno passato in riva al mare, con lo sguardo fisso all'albasia dei giorni alcionii, senza batter ciglio, senza altro guardare.

Perchè tra qualche mese, nelle sere pungenti e piovose d’inverno possa rivedere, tra i grilli del focolare, quel sole caldo che tramonta, quel luccichìo a pelo d’acqua, quell’orma sulla sabbia che bagnata dall’acqua riluce.

Altro che storie.

2 commenti:

C.P. ha detto...

!
Altro che storie.

FrAnCeScA ha detto...

Quanta bellezza.
!!!