Post equitem sedet atra cura.
Orazio, Carm. III, 1, 40, ma letto in De Quincey, T., Gli ultimi giorni di Immanuel Kant, a cura Jaeggy, F., Milano, Adelphi, 1983.
Laddove, secondo il dizionario Lewis & Short, 'atra' è 'black, dark, gloomy, sad, dismal, unfortunate', mentre 'cura' è da intendersi come 'care, solicitude, carefulness, thought, concern'. Od anche 'Trouble (physical or mental), bestowed on something; solicitude, care, attention, pains.'
E qui si chiude un piccolo cerchio, perché - sempre secondo Lewis & Short - " [...] nella vita civile romana, i dies atri sono i giorni nei quali lo stato soffre qualche calamità, sono giorni infausti. Questa designazione è fatta risalire all'abitudine romana di marcare ogni giorno sfortunato del calendario con un pezzo di carbone". Da cui l'altro motto Aequabit nigras candida sola dies.
Orazio, Carm. III, 1, 40, ma letto in De Quincey, T., Gli ultimi giorni di Immanuel Kant, a cura Jaeggy, F., Milano, Adelphi, 1983.
Laddove, secondo il dizionario Lewis & Short, 'atra' è 'black, dark, gloomy, sad, dismal, unfortunate', mentre 'cura' è da intendersi come 'care, solicitude, carefulness, thought, concern'. Od anche 'Trouble (physical or mental), bestowed on something; solicitude, care, attention, pains.'
E qui si chiude un piccolo cerchio, perché - sempre secondo Lewis & Short - " [...] nella vita civile romana, i dies atri sono i giorni nei quali lo stato soffre qualche calamità, sono giorni infausti. Questa designazione è fatta risalire all'abitudine romana di marcare ogni giorno sfortunato del calendario con un pezzo di carbone". Da cui l'altro motto Aequabit nigras candida sola dies.