Di seguito riporto un quasi-sonetto del callido proeta Federico Maria Sardelli.
CVLII*
RISVEGLIO
In sonno ancora Amore
l'imago tua dipinge
e accende in tanto ardore
il cor mio che la finge;
e pur di nova speme,
quand'anco finta affatto,
l'alma tremante freme,
a un simile ritratto
sin che 'l forte desire
di cinger l'idol mio
mi desta dal dormire
saranno state perlomeno
le quattremmezzo,
ora chi si riaddormenta più,
accidenti a quel tegame.
* Il sonetto sarebbe stato il CLVII, ma a me piace di più CVLII.
Sardelli, F. M., Proesie II, suppl. al mens. "il Vernacoliere" n. 916 del Novembre 2008, Mario Cardinali Editore, Livorno, 2008.